Parità di genere nelle arti performative

Parità di genere nelle arti performative

Incontro Nazionale Operatrici dello Spettacolo

Pordenone | ex Convento di San Francesco | 12 settembre 2021

Parità di genere nelle arti performative è stato un incontro nazionale delle operatrici dello spettacolo, che si è svolto a Pordenone, nell’ambito de “La scena delle donne”, festival promosso da Bruna Braidotti e la Compagnia Arti e Mestieri, all’interno dell’ex Convento di San Francesco di Pordenone in modalità ibrida, con parte delle relatrici e partecipanti in collegamento Zoom.

Le promotrici

Il seminario è stato promosso e organizzato oltre che dalla Compagnia Arti e Mestieri e La scena delle donne, anche dall’Associazione Metec Alegre e La escritura de la/s Diferencia/s, entrambi facenti capo alla regista Alina Narciso, e dalla cooperativa En Kai Pan.

Sia Bruna Braidotti che Alina Narciso hanno una lunga storia di militanza e di impegno per la diffusione del lavoro delle donne e per la promozione del riequilibrio di genere in teatro. La scena delle donne (www.scenadelledonne.it) è un festival, giunto alla diciassettesima edizione, che promuove la creatività femminile, sia dando spazio a drammaturghe, registe e compagnie al femminile che organizzando workshop e dibattiti, e che da tre anni ospita La giovane scena delle donne, un contest per compagnie under 35. La Escritura de la/s Diferencia/s (www.laescrituradeladiferencia.org) è un festival biennale internazionale di teatro delle donne, avviato nel 2000 a Napoli e dal 2008 trasferito a Cuba. En Kai Pan è una cooperativa socio-culturale femminile, costituita nel 2014 a Napoli da Tiziana SellatoStefania Bruno e Loredana Stendardo, che ha avviato nel 2019 un progetto intitolato Talking About a Revolution – Le donne nella cooperazione, al fine di indagare l’emersione dei ruoli femminili all’interno delle cooperative teatrali dagli anni Settanta in poi, e che ha prodotto come primi esiti un convegno nazionale dal titolo Donne e impresa teatrale, che si è svolto a Napoli il 10 e 11 giugno 2021, e una ricerca regionale, intitolata Donne e impresa teatrale in Campania, per misurare la qualità del lavoro svolto dalle operatrici teatrali campane.

Il gruppo di lavoro

Il gruppo di lavoro ha, in un secondo momento, accolto la collaborazione dell’Aps Amlet_a (www.amleta.org), fondata da 28 attrici con l’obiettivo di contrastare la disparità e la violenza di genere nel mondo dello spettacolo, e che attualmente conta circa 500 iscritte.

Le promotrici (La scena delle donne, La Escritura de la/s Diferencia/s, En Kai Pan), che hanno cominciato a riunirsi a giugno per immaginare un incontro nazionale tra operatrici teatrali, si sono poste come principale obiettivo di stimolare un confronto in cui, oltre a condividere esperienze, si  ragionasse insieme su obiettivi concreti e si formulasse una strategia per perseguire tali obiettivi. Hanno pertanto elaborato una bozza di documento, dal titolo “Parità di genere nelle arti performative”, da sottoporre a discussione e rielaborazione. Il modello che ha ispirato la bozza di documento è la “Comunicación ley de equidad” presentato da La Colectiva de Autoras, nato nel 2018, in Argentina.

Il documento

Nella bozza di documento che “nasce dall’esigenza di promuovere il riequilibrio di genere nell’ambito delle arti performative, tutelare e rendere visibile il lavoro delle donne, sia esso svolto in forma di impresa che in forma autonoma o dipendente”, sono stati individuati alcuni obiettivi specifici (anche questi da discutere, modificare o integrare):

  • Introdurre misure di riequilibrio di genere a partire dalla ripartizione del bilancio del settore cultura. 
  • Introdurre “premialità” progressive finalizzate al raggiungimento della parità di genere nei criteri per la ripartizione del FUS e, a cascata, nelle Leggi Regionali. Si tratti di risorse destinate alla produzione, alle ospitalità e/o alle residenze, come pure ai vari capitoli di spesa secondo i quali viene ripartito il FUS.
  • Applicazione di criteri di riequilibrio di genere – oltre che l’introduzione di processi di selezione trasparenti, come peraltro avviene in tutta Europa – nell’assegnazione delle cariche negli Enti a partecipazione e/o finanziamento pubblici, con particolare riferimento alle direzioni artistiche, consigli di amministrazione, circuiti, giurie, comitati di esperti, etc.
  • Applicazione di criteri di premialità per l’impresa teatrale femminile, sulla falsariga di quello che già avviene in altri settori economici.
  • Riequilibrio di genere delle programmazioni, siano esse stagioni dei teatri, festival, repertori delle compagnie o circuitazioni di spettacoli, sempre e quando si tratti di organismi che beneficiano di finanziamenti pubblici.
  • Riequilibrio nei ruoli di direzione, organizzazione e amministrazione dei comparti tecnico-amministrativi dei teatri con finanziamento pubblico.
  • Riequilibrio del gender pay gap: attraverso una riflessione con il sindacato sulla possibilità di introdurre misure ad hoc nel contratto di lavoro nazionale.
  • Istituzione di un Osservatorio per le Politiche di Genere nell’ambito delle arti performative, che promuova e sostenga in maniera continuativa ricerche sulla condizione delle lavoratrici dello spettacolo.

FARE RETE con il fine di richiedere al Ministero per la Cultura, più specificamente alla Direzione Generale per lo Spettacolo dal vivo, e agli Enti preposti (Regioni, Enti Locali, Fondazioni) di implementare politiche attive per il riequilibrio di genere nell’ambito delle arti performative, in linea con quanto stabilito all’interno del PNRR e con le direttive europee” l’obiettivo da perseguire fin dall’immediato e a lungo termine.

Le relatrici

Sono state invitate a partecipare al seminario registe e direttrici artistiche di teatri (Laura SicignanoCaterina CasiniSerena SinigagliaLella Costa, Silvia PrioriSabrina MorenaIlaria Nina Zedda), di festival (Laura CaparrottiConsuelo Barillari), circuiti (Valeria CiabattoniRita Maffei), compagnie (Natasha CzertokSara Sole Notarbartolo), organizzatrici (Mimma Gallina), amministrative (Brunella Fusco), drammaturghe (Patrizia Monaco), scenografe (Iole Cilento), la coordinatrice della rete internazionale de La escritura de la/s Diferencia/s (Lucía Rojas Maldonado) e rappresentanti di associazioni di categoria (Letizia Compatangelo per il CENDIC e Loredana Perissinotto per AGITA). È stata invitata a partecipare anche Susanna Camusso, responsabile Pari Opportunità per CGIL nazionale, ed è stato chiesto ad alcune esponenti della politica locale e nazionale, la senatrice Danila De Lucia, capogruppo M5S in settima commissione Istruzione e Cultura e Guglielmina Cucci, Assessora alle Pari Opportunità del comune di Pordenone e Coordinatrice tavolo regionale ANCI per le parità di genere, di ascoltare la discussione nell’arco dell’intera giornata per poi raccogliere la proposta strategica e collaborare per individuare un iter istituzionale per la sua realizzazione. Nel comporre il panel del seminario si è cercato di rappresentare al meglio l’intero territorio nazionale, ma, nella consapevolezza di non riuscire a rappresentare tutte le regioni e l’enorme vivacità progettuale che anima i differenti territori, si è stabilito fin da luglio di aprire un googleform per permettere l’iscrizione al dibattito e la libera partecipazione di tutte le operatrici interessante al progetto.

[Visualizza il report della giornata Parità di genere nelle arti performative QUI]

È sempre possibile aderire alla Rete per la Parità di Genere inviando una mail a reteparitadigenere@gmail.com per ricevere la lettera di adesione da sottoscrivere e la bozza di protocollo con tutte le informazioni utili.