Profilo di donne: chi sono le operatrici teatrali della Campania?

Profilo di donne: chi sono le operatrici teatrali della Campania?

Quello che è successo nel corso del 2020 ha reso più urgente una domanda che ci poniamo da molto tempo, anche leggendo le pagine dei libri di storia del teatro: se ogni anno i rapporti dell’Istat ci consegnano la fotografia di un paese dove nel settore culturale e sociale la presenza delle donne supera il 60%, se, guardando alla storia dei gruppi teatrali nati dal ‘68 in poi, la presenza femminile è, in alcuni casi, superiore all’80%, perché quello che leggiamo e che, di conseguenza, trasmettiamo è sempre il punto di vista maschile, dov’è il punto di vista delle donne?

La cooperativa En Kai Pan, nell’ambito del progetto Talking about a revolution – Donne e impresa teatrale [1], ha diffuso un questionario rivolto alle operatrici teatrali della regione Campania, di età compresa tra i 35 e i 50 anni, per delineare una prima immagine della situazione regionale e poter così individuare dei temi di discussione in occasione del seminario “Donna e impresa teatrale in Campania” che si è svolto nelle giornate del 29 e 30 settembre 2020 nella Sala Di Stefano del PAN | Palazzo delle Arti Napoli, con il patrocinio dell’Assessorato alle Pari Opportunità e alla Salute del Comune di Napoli.

Il questionario è stato creato con Moduli Google e diffuso online, nel mese di agosto 2020, ed è rimasto aperto per un periodo di 6 settimane. Le domande, sia a risposta chiusa che libere, sono state differenziate per lavoratrici autonome e per professioniste afferenti a un ente o organizzazione. Obiettivi della ricerca sono stati:

  • definire il profilo delle operatrici teatrali di una specifica generazione della regione Campania;
  • rilevare la percezione e/o la presenza di disparità e/o di comportamenti discriminanti legati al genere nel settore teatrale locale;
  • analizzare il rapporto con il territorio e il riconoscimento delle diverse professionalità del settore.

L’indagine ha raccolto le risposte di 60 professioniste del settore, un campione sicuramente non rappresentativo dell’intera regione, ma che offre primi e interessanti spunti di riflessione. Da questa prospettiva, la ricerca realizzata rappresenta una base di partenza per la realizzazione di un’indagine più approfondita della questione e che miri a essere quanto più completa possibile, da realizzare tra gli ultimi mesi del 2020 e i primi del 2021, in vista del convegno nazionale “Donne e impresa teatrale” che si svolgerà nella primavera 2021 nella Sala Conferenze di Palazzo Du Mesnil, sede del rettorato dell’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”.

Il tema del lavoro femminile in ambito teatrale e della sua narrazione merita senza alcun dubbio attenzione, poiché nonostante in questi ultimi mesi si stia ampiamente parlando della condizione dei lavoratori e delle lavoratrici dello spettacolo, con la creazione di numerosi tavoli di discussione sulle problematiche legate al lavoro in questo settore, la questione di genere è purtroppo ancora poco discussa e inglobata in un discorso più generico.

Nel report verranno presentati i dati emersi in questa prima fase di ricerca che, come precedentemente ribadito, rappresentano solo una piccola parte e necessitano di una successiva integrazione per essere considerati validi e restituire la complessità della situazione territoriale.

[1] Talking about a revolution – Donne e impresa teatrale è un format multidisciplinare, ideato da coop En Kai Pan e sostenuto da Coopfond, comprendente un incontro regionale, un convegno nazionale, una pubblicazione scientifica e la costruzione di network tra imprese femminili. Il format potrà essere arricchito nei contenuti grazie alla collaborazione di studiose provenienti da diverse università italiane, di prodotti grazie alla presenza di cooperative teatrali, ed esteso nel tempo, grazie a una progettazione europea, sviluppata in partenariato con l’università e che mira a coinvolgere un numero crescente di partecipanti, di territori e di punti di vista. L’obiettivo generale dell’intero progetto è far emergere una cultura femminile del lavoro e offrire una narrazione che nasca dall’incrocio di prospettive completamente diverse: studiose, artiste, organizzatrici, rappresentanti delle imprese e dei lavoratori, progettiste e giovani imprenditrici.